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La Sala delle Maschere (n. 114) e il Corridoio (n.131) erano stati chiusi in via sperimentale nel 1986 con delle porte a tenuta stagna per isolare l’aria interna alle stanze ed evitare gli scambi termo-igrometrici con l’ambiente esterno, allo scopo di avere un microclima controllato per la conservazione dei preziosi affreschi.

Il nuovo progetto di confinamento ambientale ha quindi mantenuto il principio di tenere isolate le due stanze, nel tentativo di rendere i valori di temperatura e umidità relativa interni il più possibile costanti. Al contempo il progetto ha voluto restituire la continuità spaziale tra la Sala delle Maschere ed il Corridoio 131, attraverso l’eliminazione delle due porte intermedie, posizionate nel 1986. Sono quindi state sostituite solo le due porte di accesso all’area della Sala delle Maschere, verso il Criptoportico (n. 92) e verso la Sala 132.

L’ambiente di passaggio tra le due Sale (n. 115), interessato da fenomeni di dissesto, è stato puntellato per motivi di sicurezza, e le opere provvisionali sono state pertanto provvisoriamente rivestite con pannelli aquapanel e con la creazione di un passaggio protetto e coibentato.

Il progetto definitivo prevede la realizzazione di due nuove porte di accesso con infissi in profili a taglio termico Secco EBE85, con sezione a vista da 47 a 94 mm e una profondità di 85 mm, un sistema di tenuta acqua aria e vento a giunto chiuso con due livelli di tenuta, complanarità esterna ed interna, cerniere a saldare e ad avvitare nei materiali previsti dal sistema. I profili componenti il sistema sono realizzati dall'unione di profilati in metallo tramite estruso di poliammide, caricato con fibra di vetro e reso solidale alle parti da resina poliuretanica. I profilati sono ottenuti da profilatura a freddo di nastri di Lega di Rame OT67.

Gli impianti di monitoraggio ambientale prevedono l’inserimento di un’asta longitudinale nel modulo di passaggio, con funzione di guida e supporto delle sorgenti led per l’illuminamento delle pareti decorate. Due supporti verticali (uno per ambiente) faranno da sostegno ai sensori per il monitoraggio microclimatico, i cui dati saranno registrati con un sistema di trasmissione Wire-less.

In accordo con la Soprintendenza Archeologica di Roma sarà stabilito un protocollo di visita delle due Sale a microclima controllato in modo da garantire una fruizione da parte dei visitatori in numero adeguato alle esigenze conservative.

Un accesso incontrollato potrebbe infatti compromettere la conservazione degli affreschi, che in ambiente ipogeo sono caratterizzati da una estrema sensibilità alle variazioni microclimatiche e all’inquinamento foto-biologico.


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